In tutti questi anni abbiamo osservato e notato una cosa: ciò che accomuna gli eventi podistici di qualsiasi genere, è la presenza discreta e vitale di tutti i volontari. Senza di essi, il mondo della corsa e più in generale dello sport e della cultura, non potrebbe esistere e sostenersi.
Diventare volontario è quasi una vocazione, un atto dove persone di qualsiasi età, sesso e religione si mettono a disposizione e al servizio di un’intera comunità, quella dei runners, donando il proprio tempo a vantaggio di progetti a uso e consumo di persone che non si conoscono e che si incontrano per la prima volta.
Come tutte le manifestazioni, anche la Maratona di Ravenna, si affida al lavoro e all’opera dei suoi angeli custodi: i volontari.
Abbiamo chiesto a Franco Abdoni di raccontarci la propria esperienza, per provare a capire e conoscere anche il punto di vista di tutti coloro che permettono a noi runners di poter vivere le nostre emozioni in corsa.

Ciao Franco, ci racconti come è iniziata la tua avventura come volontario della Maratona di Ravenna?
La mia avventura come volontario della Maratona di Ravenna segue il fatto che io sia sempre stato abbastanza sportivo. In passato ho giocato a calcio e con il passare degli anni ho anche iniziato a correre. In più, essendo Vigile del Fuoco, insieme ai miei colleghi con il tempo abbiamo creato una sezione podismo all’interno del Comando dei Vigili del Fuoco di Ravenna con cui abbiamo iniziato sin da subito a partecipare alle prime gare provinciali nei dintorni. Con il tempo ci siamo appassionati sempre di più e devo dire che il passaggio tra amatoriale e competitivo è stato abbastanza veloce, e fra le tante gare a cui abbiamo partecipato, un anno ci siamo iscritti anche ad una delle prime edizioni della Night Run, organizzata da Ravenna Runners Club. In più, il rapporto con Stefano Righini è iniziato perché suo fratello era un nostro collega e di conseguenza abbiamo iniziato a frequentarci. Da li in poi ci ha chiesto di dare una mano ed è cominciata così questa avventura e questo rapporto di volontariato nei confronti prima della Maratona di Ravenna, ma poi anche per tutti gli altri eventi organizzati da Ravenna Runners Club.

Quale è il tuo rapporto con la città, ma soprattutto con l’ambito del podismo?
Nell’ambito del podismo ormai l’età avanza e quindi ho calato molto il mio impegno e le gare competitive a cui partecipo sono oramai centellinate. In ogni caso cerco di continuare ad allenarmi una o due volte a settimana compatibilmente con gli impegni di lavoro e di famiglia. Con la città, invece, il rapporto è speciale proprio perché è la mia città e per lei farei tutto. Pensa che, i Vigili del Fuoco sono inseriti in un circuito di gare nazionali e l’anno scorso, dopo avendoci provato in tutti i modi, siamo riusciti a portare i campionati di Mezza Maratona dei Vigili del Fuoco e per me è stata una soddisfazione enorme perché ci tenevo tantissimo e volevo farlo prima di chiudere la mia carriera proprio per amore della città.

Hai mai pensato di correre anche tu la Maratona a Ravenna?
Devo ammettere che tempo addietro ci ho pensato e fino a qualche anno fa ero convinto di farlo. Poi, come dicevo prima, col passare degli anni questa convinzione si è sempre più affievolita e allora avevo deciso di darmi il limite dei 60 anni come scadenza. Neanche a farlo apposta, è scoppiato il Covid-19 e quindi venendo a mancare l’allenamento ho lasciato perdere. Devo ammettere però, che partecipare come volontario mi gratifica comunque tantissimo.

Quali sono le sensazioni e le emozioni che si vivono da volontario in occasione di un evento così prestigioso e internazionale come la Maratona di Ravenna città d’arte?
Quando sento i partecipanti contenti e soddisfatti della manifestazione, provo una soddisfazione più unica che rara perché sono contento che alla gente sia piaciuto l’evento. In più, quando sento i runners che vengono da fuori città apposta per correre la nostra maratona mi viene proprio la pelle d’oca e questo vale non solo per la Maratona di Ravenna, ma per tutti gli altri eventi organizzati da Ravenna Runners Club. Infine, come cittadino di Ravenna sono contento che la gente apprezzi, facendo sport, le bellezze della mia città e io sono felice di aver contribuito alla riuscita di tutto questo.

Cosa ti senti di dire a tutte quelle persone che vorrebbero mettersi in gioco e partecipare come volontari alla Maratona di Ravenna?
Io dico che sono soddisfazioni enormi e alla fine quando senti la felicità dei partecipanti ti emozioni talmente tanto che è come aver corso e aver tagliato il traguardo fra i primi, io la vivo così. Forse per chi non ha mai praticato sport e tutt’ora non lo pratica è più complicato da capire, ma per chi come me ha sempre avuto lo sport nel sangue è un’emozione bellissima e molto appagante. Manca pochissimo al weekend della Maratona di Ravenna e tutti noi vi aspettiamo perché sarà un fine settimana fantastico!

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Official tag: #maratonaravenna
Foto credit: ufficio stampa Maratona di Ravenna Città d’arte

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